La cessione del quinto è il prestito personale che un lavoratore oppure un pensionato può richiedere ad un istituto finanziario. È facile da ottenere e per questo particolarmente apprezzato, ed è necessario soltanto presentare la busta paga o il cedolino di pensione. Nel momento in cui viene erogato il credito, il lavoratore o pensionato vedrà ogni mese detratta la somma dovuta direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione, con una trattenuta che avviene quindi a monte. Ma cosa succede nel caso in cui il fruitore della cessione del quinto muoia improvvisamente?
Il Quinto della pensione, la tutela per gli eredi
Quando viene stipulato il contratto di accordo per la cessione del quinto, viene stipulata anche una apposita assicurazione studiata proprio per questa evenienza. È l’assicurazione che tutela gli eredi nel caso in cui il fruitore del credito dovesse morire prematuramente. Si tratta di un accordo stipulato tra l’assicurazione e l’ente finanziario. Quindi se ci si dovesse trovare in questo caso, l’assicurazione pagherà alla banca le rate mancanti da saldare, e nessun importo verrà richiesto agli eredi del deceduto, i quali sarebbero dunque tutelati.
Se la polizza non viene aggiunta
Nel caso in cui il ricevente del prestito invece avesse deciso di non introdurre nel contratto l’assicurazione, le rate da pagare ricadranno automaticamente sugli eredi. Per non lasciare questa pesante incombenza alla famiglia dunque, è sempre meglio preoccuparsi di aggiungere questo tipo di assicurazione nel contratto. Il suo costo varia in base a diversi fattori, come l’età, la durata del prestito e il sesso (le donne pagano meno perché in media vivono più a lungo). Non si può quindi sapere per certo quanto si deve pagare per l’assicurazione perché varia di caso in caso, però per il bene della famiglia, la scelta giusta è sicuramente quella di introdurre la polizza.