Avere un protesto, una segnalazione al Crif come cattivi pagatori è un problema per coloro che desiderano richiedere un prestito. Infatti, quando si è segnalati come protestati, le banche solitamente non si fidano del cliente e stentano ad accordare un finanziamento.
Però c’è una possibilità per ottenere ugualmente un finanziamento, anche in questi casi: la cessione del quinto protestati. La cessione del quinto per i protestati è lo strumento migliore per ottenere liquidità nel caso in cui si abbia la necessità di un finanziamento in tempi brevi anche dinanzi a una segnalazione come cattivo pagatore.
Cessione del quinto protestati: quali sono i requisiti?
La cessione del quinto protestati non è aperta a tutti, per riuscire ad accedere a questa forma di finanziamento è necessario avere alcuni requisiti necessari alla banca o istituto finanziario per riuscire ad avere la certezza di ottenere indietro la somma concessa.
I soggetti che possono accedere alla cessione del quinto protestati sono:
- I dipendenti nel settore pubblico o privato con un contratto a tempo indeterminato
- Dipendenti nel settore privato (per un’azienda con minimo 16 dipendenti)
- Pensionati
Questi soggetti possono accedere alla cessione del quinto protestati solo nel caso in cui il loro stipendio sia disponibile almeno al 60%. Ciò vuol dire che non devono esserci prestiti in corso che decurtano già i 3/5 dello stipendio.
Cessione del quinto protestati: come funziona?
La cessione del quinto protestati prevede una decurtazione dello stipendio di un quinto. Quindi se si prende un assegno mensile di 1300 euro la rata mensile sarà di 260 euro. La durata massima del finanziamento dev’essere di 10 anni. La cessione del quinto protestati prevede che si sigli anche un’assicurazione sulla vita che possa rendere la banca sicura di ritornare della somma prestata nel caso in cui il richiedente venga a mancare, prima di aver restituito il prestito.