Il finanziamento relativo alla cessione del quinto si può chiedere con molta facilità, se si è in grado di soddisfare i requisiti più importanti ed anche quelli che spesso vengono meno considerati da chi ne fa richiesta. Nello specifico, ecco di cosa si tratta.
Come è noto, la cessione del quinto è fruibile dai pensionati e anche dai lavoratori dipendenti pubblici, parapubblici e privati. Nel caso dei dipendenti pubblici, per fare richiesta è necessario essere stato assunto da un periodo superiore a tre mesi, o aver superato quello di prova (il che significa che qualora ci fosse stato richiesto un tempo di prova superiore, non potremo richiedere il finanziamento). Inoltre è necessario essere in grado di produrre una specifica documentazione: la carta d’identità è naturalmente fondamentale, poi il codice fiscale, il modello CUD e l’ultima busta paga, per dimostrare che quanto stiamo affermando è la realtà.
Un dipendente privato deve aver invece superato il suddetto periodo di prova, o altrimenti essere stato assunto da un periodo superiore a tre mesi; deve essere in possesso degli stessi documenti che valgono per il dipendente pubblico (carta d’identità, codice fiscale, ultima busta paga e modello CUD), ma ci sono altri aspetti che devono essere rispettati. Infatti l’azienda presso la quale il dipendente privato lavora, deve avere più di 16 dipendenti e deve essere in possesso di un capitale sociale pari o superiore a 30.000 euro.
Nel caso dei pensionati, basta essere in possesso di una pensione, anche di reversibilità, invalidità o inabilità, fino ad un’età di 87 anni. Anche i pensionati devono presentare una documentazione: carta d’identità e codice fiscale in primis. Tutti gli altri documenti di cui l’istituto di credito o la banca necessita per avviare la procedura del finanziamento, saranno gestiti, quindi spediti ed inviati telematicamente dall’Inps, facilitando così il lavoro al pensionato. Sono esclusi gli assegni sociali di sostegno al reddito e le pensioni minime.