La cessione del quinto della pensione ha consentito ad un’ampia fetta di utenza, nel corso degli ultimi anni, di usufruire di prestiti personali anche nel caso in cui non si fosse in possesso di tutti i requisiti normalmente richiesti dagli istituti di credito nel momento in cui si tenta di ottenere un finanziamento.
Il segreto di questa formula sta nell’assoluta impossibilità di non riuscire ad onorare il debito: esso infatti viene per legge corrisposto direttamente dagli enti di previdenza sociale o dal datore di lavoro, dai quali il richiedente riceve normalmente un pagamento mensile. Ovviamente in entrambi i casi le persone giuridiche o gli enti chiamati a saldare questo debito in luogo del richiedente preleveranno la cifra in questione direttamente dalla pensione o dallo stipendio di quest’ultimo, così che questi non sia chiamato mensilmente a corrispondere la quota dovuta in quanto questa sarà trattenuta a monte.
Inoltre, al momento della sottoscrizione, l’ente di previdenza sociale o la banca chiederanno al titolare del prestito di stipulare una polizza sulla vita. La compagnia assicurativa con la quale l’accordo verrà sottoscritto sarà quindi tenuta a saldare l’eventuale debito del suo cliente, nel caso in cui morisse senza riuscire a restituire il prestito. Ciò è molto importante per tutelare i figli o gli eredi, in quanto sarebbero direttamente loro chiamati ad onorare il debito nel caso in cui una assicurazione di questo tipo non venga stipulata.
A chi è destinata la cessione del quinto?
In relazione a quanto appena affermato è facile intuire che la cessione del quinto viene concessa con una certa facilità a chiunque possa dimostrare di percepire mensilmente una pensione o uno stipendio. Tali entrate economiche rappresentano dunque la garanzia più importanti di cui gli enti che finanzieranno il prestito hanno bisogno.
Dato che la banca o ente erogatore del prestito non rischiano allora in nessun caso di perdere il denaro prestato, esso viene concesso persino ai cattivi pagatori. Inoltre è utile sapere che i dipendenti statali ed i pensionati godono di particolari convenzioni, come il tasso fisso grazie al quale la rata concordata rimarrà immutata per tutto l’arco del finanziamento.
Oltre alla presenza delle condizioni appena illustrate, per ottenere una cessione del quinto è necessario che la somma prestata venga restituita entro il compimento degli 89 anni di età del richiedente e che le rate vengano saldate nell’arco di un decennio versando mensilmente non più del 20% degli introiti da questo percepiti.