L’attuale difficile momento economico favorisce l’incremento delle richieste di prestito, pratiche a cui ormai ricorre un numero sempre più elevato di consumatori e utili per risolvere i problemi economici. In questa logica il mercato finanziario propone ai consumatori tante soluzioni e proprio la forte concorrenza tra gli istituti finanziari facilita il compito dei clienti, costantemente impegnati nella ricerca del prestito con le condizioni più vantaggiose. Con quest’articolo nello specifico proveremo a fornire agli utenti delle valide informazioni sui prestiti dedicati ai soggetti con pensione di invalidità, per capire le caratteristiche e il funzionamento di tali forme di finanziamento. Informazioni e chiarimenti sulle possibilità di richiedere un prestito con la pensione di invalidità come garanzia, tenendo bene in mente che ai fini dell’ottenimento del finanziamento molto dipende dalla patologia del soggetto e dall’istituto di credito.
Generalmente gli istituti finanziari non considerano la condizione del soggetto invalido come elemento di discriminazione al fine della concessione del prestito. Questo però in linea di massima, perché nella pratica molto dipende dalla patologia e dalla possibilità del cliente di poter rimborsare le rate del finanziamento. In caso di insolvenza, infatti, la pensione di invalidità potrebbe creare alcuni seri problemi all’istituto di credito.
Prestito con pensione di invalidità: requisiti
Anche quando come garanzia viene utilizzata la pensione di invalidità all’istituto finanziario interessano alcuni importanti elementi:
– capacità di rimborso delle rate mensili;
– non iscrizione nelle liste dei cattivi pagatori;
– limiti di età.
La pensione di invalidità quindi deve essere di una entità tale da consentire al pensionato invalido non solo di poter restituire il prestito, ma anche di poter condurre una vita abbastanza dignitosa con la parte di denaro restante. In ogni caso, come sottolineato in premessa, esistono delle situazioni in cui le condizioni di disabilità precludono la possibilità di accesso al prestito. Limiti legati allo stato di invalidità e alla patologia, in quanto un’alta percentuale di morte del cliente prima che il finanziamento venga restituito totalmente potrebbe rappresentare un vero e proprio ostacolo ai fini della concessione del prestito.
Prestito con pensione di invalidità: cessione del quinto
Al momento della richiesta del finanziamento presentata fruendo della pensione di invalidità come garanzia, viene spesso usato quale prodotto creditizio il prestito con la cessione del quinto. Una forma di finanziamento che consente di rimborsare la somma ottenuta mediante dei prelievi diretti dalla pensione di invalidità (un quinto). La cessione del quinto, in questi casi, viene concessa tenendo in seria considerazione la tipologia di invalidità riconosciuta al richiedente. In linea di massima la cessione del quinto viene concessa ai titolari di pensione di invalidità, ottenuta per patologie non gravi che non comportino il rischio di morte. Relativamente alla pratica della cessione del quinto, l’istituto di credito e la compagnia assicurativa, che emette la polizza vita legata a tale forma di prestito, valutano attentamente caso per caso. Per la richiesta del prestito con la cessione del quinto della pensione di invalidità è necessario presentare all’istituto di credito un modulo, compilato dal proprio medico, con l’indicazione delle patologie di cui si soffre. La compagnia assicurativa esamina scrupolosamente il rapporto medico prima di decidere se accordare o meno la copertura assicurativa sul finanziamento con la cessione del quinto. Un parere importantissimo e da cui dipende l’accettazione o il rifiuto del prestito da parte dell’istituto di credito. Difficilmente i titolari di pensioni di invalidità per malattie come ictus, o altre malattie ritenute fortemente a rischio, potranno vedersi approvata la richiesta di prestito con cessione del quinto.
Prestito INPS con pensione di invalidità
In generale i prestiti INPS sono i più convenienti esistenti sul mercato. Non a caso aumentano costantemente le persone che si rivolgono all’INPS per ricevere un finanziamento più o meno importante. I finanziamenti in questione sono soprattutto legati alla durata della pensione di invalidità, infatti le persone con l’invalidità con carattere definitivo non hanno particolari problemi a ricevere il prestito richiesto. Al contrario, i soggetti che percepiscono una pensione di invalidità con carattere provvisorio, incontrano maggiori difficoltà. La formula di prestito concessa dall’INPS, in entrambi i casi, è quella relativa alla cessione del quinto, con un tasso di interesse decisamente vantaggioso. Anche in questo caso dunque le rate di rimborso saranno scalate mensilmente dalla pensione netta percepita e non supereranno mai il 20% di quanto si percepisce ogni mese. Consultando il sito ufficiale dell’INPS è possibile cercare tutte le informazioni utili per la richiesta del prestito con la cessione del quinto della pensione di invalidità. Una volta conosciuta la rata di rimborso da pagare mensilmente è possibile, attraverso la compilazione di un modulo, procedere alla richiesta.
Prestito con pensione di invalidità: documenti
Come avviene per altre forme di finanziamento, anche in questo caso occorre presentare una serie di documenti per avanzare richiesta di prestito. Serve la documentazione per attestare le proprie generalità, le proprie entrate e, naturalmente, trattandosi di un prestito garantito da una pensione di invalidità, la certificazione medica. In sintesi sono assolutamente necessari i seguenti documenti:
– documentazione che attesti le generalità (carta di identità – tessera sanitaria);
– certificazione reddituale della pensione di invalidità;
– certificazione medica che attesti la condizione di invalidità e la patologia.
Prestito con pensione di invalidità: casi di mancata approvazione del prestito
I casi in cui l’istituto di credito potrebbe non concedere il finanziamento sono diversi e soprattutto legati alle possibilità di decesso del cliente e alla sua impossibilità a rimborsare le rate del prestito. Ecco un elenco con l’indicazione dei casi in cui gli istituti di credito potrebbero non concedere i prestiti ai richiedenti:
– patologia grave con alte possibilità di morte;
– pensione di invalidità minima;
– pensione di invalidità poco certa, cioè che per qualunque motivo posso essere eliminata o sospesa.
Naturalmente questi sono solo alcuni casi in cui gli istituti di credito potrebbero negare il prestito legato alla pensione di invalidità, fermo restando che ogni richiesta di finanziamento viene valutata singolarmente prima di qualunque decisione finale.
Conclusioni
Tenendo in seria considerazione alcuni importanti elementi, possiamo tranquillamente concludere affermando che le soluzioni per ottenere un prestito con la cessione del quinto della pensione di invalidità esistono. Se quindi percepite una pensione di invalidità in seguito a una patologia non grave, potete richiedere un prestito come qualunque altro soggetto e valutare, oltre alla cessione del quinto, anche altre soluzioni di finanziamento. Importante, come per altre forme di prestito, prima di sottoscrivere il finanziamento, valutare bene le condizioni contrattuali, che devono essere chiare e trasparenti, e i tassi di interesse praticati dall’istituto di credito. Le soluzioni non mancano, ma attenti a scegliere prestiti che prevedono rate piuttosto alte e che potrebbero impedirvi di gestire eventuali spese extra. Non farsi prendere dalla fretta ma, fare un giro sul web per confrontare le proposte dei tanti istituti finanziari, è la soluzione più logica per contrarre un prestito con la cessione del quinto della pensione di invalidità altamente favorevole. D’altronde, utilizzando i comparatori online, certe operazioni sono davvero semplici e veloci.