La cessione del quinto della pensione è una soluzione interessante per tutti coloro i quali desiderano accedere in maniera semplice al credito per fini personali. La sua restituzione è organizzata in maniera tale da essere facilmente sostenibile per l’utente, e viene assegnata anche in base a convenzioni che vengono formalizzate con l’Inps o altri enti pensionistici quali l’ex Inpdap ed Ensarco, tra gli altri.
Quando è opportuno richiedere la cessione del quinto?
La convenienza del richiedere la cessione del quinto non è assoluta ma è da valutare di caso in caso, in base alle esigenze individuali e ai progetti che si desiderano portare a termine. Le opportunità sul mercato non mancano di certo, ma è bene ponderare con accuratezza la tipologia di finanziamento al quale si tenta di accedere considerando che alcuni di questi possono essere riservati a particolari categorie professionali. Le possibilità di poter accedere al credito sono inoltre legate alla propria reputazione presso gli istituti bancari, con riferimento ad eventuali prestiti ottenuti in passato che non sono stati restituiti regolarmente e per i quali si è quindi ottenuto lo status di cattivo pagatore che preclude parecchie delle possibilità di ottenere il prestito per pensionati.
Come avviene il rimborso della cessione del quinto per pensionati?
Quando si ottiene la cessione del quinto per pensionati, il rimborso delle rate non avviene in maniera diretta tra l’utente che lo ha richiesto e l’istituto di credito. Le singole mensilità infatti, saranno trattenute alla fonte e versate direttamente dal suo ente previdenziale. L’ente stesso viene infatti informato del prestito, ed è previsto che questo si occupi in maniera diretta di rimborsare le rate all’istituto di credito che ha concesso il finanziamento, sollevando così da questo incarico il pensionato.
L’importo della trattenuta sarà evidenziato mensilmente sul cedolino, così da poter controllare l’andamento del rimborso mese dopo mese, ed è particolarmente comodo perché consente al pensionato di non avere pensieri circa le varie scadenze che si susseguono di mese in mese, evitando che un pagamento possa saltare a causa di una dimenticanza che potrebbe comportare l’ingresso nei registri CRIF (acronimo di “Centrale di Rischio Finanziario”, ovvero i registri in cui sono presenti i cattivi pagatori).
Cattivi pagatori e cessione del quinto della pensione
Proprio in riferimento allo status di cattivo pagatore, va detto che gli istituti di credito valutano bene la situazione economica del soggetto richiedente per analizzare al meglio la sua capacità di rimborsare il finanziamento. Vengono dunque vagliate le garanzie offerte da quest’ultimo e non è raro che questa indagine si concluda con la decisone di non concedere il prestito.
Questo problema è invece superato con la cessione del quinto della pensione in quanto questa non necessita di garanzie, e già il fatto di avere un introito economico stabile quale appunto la pensione rappresenta una condizione soddisfacente per gli istituti di credito. Il pensionato dovrà quindi semplicemente presentare la sua richiesta di accedere al credito corredata da allegati che attestino lo status di pensionato, un documento di identità ed il codice fiscale.