Cosa significa rinegoziare la cessione del quinto dello stipendio
Quando un dipendente decide di richiedere un prestito attraverso un rimborso che attinga direttamente alla fonte stipendiale, si affida ad una banca oppure ad una finanziaria per l’erogazione di una somma che corrisponde al quinto delle entrate fisse mensili. Ciò comporta l’ingresso in un meccanismo di restituzione del debito che prevede precisi passaggi, che a loro volta dipendono da diverse variabili, fino all’estinzione dell’intera somma richiesta, a cui si aggiungono una serie di oneri e quote di interessi. E’ possibile, però, che con il trascorrere degli anni, la persona non riesca a far fronte a nuove spese che subentrano e necessiti di ampliare il proprio portafoglio richiedendo somme aggiuntive o comunque maggiori rispetto alle precedenti. In questo caso si ricorre al rinnovo della cessione, che può essere rinegoziata per andare incontro alle nuove esigenze economiche che sono emerse. Un altro motivo per cui può nascere il bisogno di rinnovare il vecchio contratto di cessione del quinto riguarda la volontà del consumatore di allungare il periodo di ammortamento, spostando più avanti la data del termine, per alleggerire la rata mensile oltre ad avere una liquidità immediata per sostenere le spese impreviste. Infine, ci sono anche coloro che, grazie ad un miglioramento della personale situazione finanziaria, vogliono procedere con l’estinzione anticipata del debito, chiudendo definitivamente il contratto. Fermo restando che non si può procedere al rinnovo della cessione se non è già stata rimborsata la quota di almeno il 40% delle rate del periodo di rimborso originariamente pattuito e se sono presenti altre eventuali trattenute sullo stipendio (pignoramenti, deleghe di pagamento), in tutti gli altri casi chiunque può richiederlo. Rinegoziare la cessione del quinto dello stipendio consiste nella stesura di un nuovo contratto di finanziamento che va ad estinguere il precedente oppure che, chiuso il vecchio conto di debito, consenta di ottenere una nuova somma di denaro liquido. Rinnovare la cessione comporta, dunque, una conoscenza di quelle che sono le normative in vigore sull’importo minimo da garantire al cliente, così come dei rimborsi dovuti riguardanti gli interessi non maturati, il rimborso delle commissioni finanziarie e la restituzione del premio assicurativo non goduto (quest’ultimo spesso non presente sul documento del conto di estinzione del precedente contratto). Queste quote sono, infatti, collegate all’effettiva durata del prestito e, dunque, alla relativa rateizzazione.
Perchè rivolgersi ad un servizio di consulenza per la rinegoziazione della cessione del quinto?
Riuscire a districarsi nei meandri della burocrazia non sempre è facile, così come spesso non vi è la sufficiente chiarezza e trasparenza circa la migliore strada da seguire per ottenere una limpida rinegoziazione della cessione del quinto dello stipendio. A tal fine, diventa importante non affidarsi al caso, ma rivolgersi a specialisti in grado di fornire le corrette informazioni all’utente, tenendo conto di tutti i possibili vincoli e delle risorse disponibili. Professionisti esperti nel settore della gestione del debito si occupano di seguire passo passo il cittadino che ha sottoscritto un contratto di cessione del quinto dello stipendio con una banca o una finanziaria e che desidera rinegoziarlo. Il servizio di consulenza sulla rinegoziazione della cessione del quinto prevede un accompagnamento del consumatore attraverso le diverse procedure che portano alla soluzione ottimale per la persona, a partire dagli aspetti della gestione economica e finanziaria. Il consulente si occupa di affiancare il cliente, attraverso la collaborazione con diversi professionisti, nella fase precontrattuale e di stesura dei contratti, per garantire risposte chiare, precise e tempestive. Il servizio di consulenza nella rinegoziazione della cessione del quinto prevede, infatti, un’approfondita conoscenza della normativa e dei diritti del consumatore rispetto ai rapporti con le banche e gli intermediari finanziari deputati all’erogazione della somma concessa. Il cittadino può, affidandosi a personale esperto, affrontare con maggiore serenità le sue scelte relative alla gestione economica e, soprattutto, sentirsi maggiormente protetto rispetto a potenziali forme di anomalia dei contratti. Infatti, nei contratti di cessione del quinto, gli interessi e le commissioni devono essere pattuiti per iscritto e determinabili, in modo che, in fase di rinegoziazione, il cliente possa ottenere un riconoscimento degli interessi ultralegali già corrisposti lungo tutta la durata del rapporto.
Di cosa si occupa, nello specifico, un servizio di consulenza per la rinegoziazione della cessione del quinto dello stipendio?
Una consulenza seria ed affidabile segue tutte le fasi della rinegoziazione della cessione del quinto, sostenendo, informando ed aiutando il cliente nei diversi passaggi. Essa si occupa di:
– sostenere l’impiegato statale o parastatale, con contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, nel determinare ed esercitare i propri diritti a norma di legge, in modo trasparente e puntuale, nella relazione con servizi bancari, assicurativi e finanziari;
– informare il cittadino sugli aspetti riguardanti la gestione economico-finanziaria del proprio patrimonio, sulla base di una previsione del bilancio personale e familiare, in maniera tale da valutare la fattibilità delle ipotesi di rinegoziazione della cessione ed elaborare un piano di rientro personalizzato;
– aiutare il cliente ad essere maggiormente consapevole delle sue scelte e delle ricadute economiche di ciascun piano di ammortamento del prestito in base alla specifica e personale situazione patrimoniale.
Il consulente andrà a verificare i termini del certificato di stipendio, in base al quale si può stabilire se il tfr, fino a quel momento accantonato dal lavoratore, può essere sufficiente a coprire le spese rimanenti relative al precedente prestito, prima di avanzare la richiesta di un nuovo finanziamento. Inoltre, personale esperto si occupa di calcolare, sulla base del conteggio di estinzione anticipata, l’esatto importo da versare per saldare il vecchio debito e contabilizzare la cifra del nuovo importo che è possibile richiedere (piano di fattibilità).
La cessione del quinto dello stipendio e, di conseguenza, la sua rinegoziazione, sono equiparate per legge alle altre operazioni di credito ai consumatori e possono essere tutelate allo stesso modo: per questo motivo è bene affrontare la procedura rivolgendosi con fiducia a personale esperto nel settore.