La verifica di mutui e prestiti è importante per non incorrere nel rischio che il tasso di interesse diventi usuraio, cioè sia talmente alto da far somigliare la rata alla restituzione di denaro a un usuraio di professione. Per tenere sotto controllo i mutui e i prestiti esistono siti web di consulenza come Debito.cloud, che con l’aiuto di professionisti nel settore delle mediazioni creditizie sono in grado di difendere il consumatore da eventuali ingiustizie.
Mutui e prestiti, i requisiti di richiesta
Prima di capire come effettuare la verifica di mutui e prestiti, è opportuno avere chiaro il meccanismo di entrambi.
Quando si richiede un mutuo o un prestito, ovviamente, bisogna avere dei requisiti per poter pagare le rate.
Il mutuo viene richiesto normalmente da chi vuole comprare casa ma non ha abbastanza liquidità per farlo in modo autonomo. Per questo il consumatore si appoggia alla banca e chiede un finanziamento che verrà poi restituito in rate che durano anche 20 o 30 anni e che devono essere corrisposte mensilmente. Per la stipula di un mutuo è necessario presentare dei documenti di reddito che garantiscono la possibilità di poter pagare le rate. Generalmente le banche richiedono i contratti di lavoro, quanto meno a tempo determinato o con partita Iva, e le ultime buste paga del futuro intestatario del mutuo.
Per i prestiti economici vale lo stesso principio, anche se in alcuni casi c’è più flessibilità rispetto ai mutui. Generalmente ci sono aziende o banche che erogano anche prestiti a cattivi pagatori o a pignorati, sebbene a volte impongano su di essi dei tassi più alti per una propria garanzia.
In generale sia per i mutui che per i prestiti ci possono essere dei garanti esterni: ad esempio i genitori, che fanno da firmatari e garantiscono la soluzione delle rate anche in caso di insolvenza del diretto interessato.
Come verificare se un mutuo ha raggiunto un tasso usuraio
Cosa accade, però, quando un mutuo raggiunge un tasso troppo elevato? C’è il rischio che il tasso diventi usuraio, cioè strozzi il risparmiatore in una morsa dalla quale non è più in grado di uscire.
La legge 108/1996 è stata promulgata appositamente per difendere i risparmiatori da questo rischio. Nella legge viene specificato che in presenza di tassi usurai, il debitore non deve corrispondere al creditore nessun interesse. Decade, quindi, la necessità di pagare le rate del mutuo aumentate degli interessi chiesti dalla banca: la somma da pagare è solo quella relativa alla rata di restituzione.
La dinamica si può verificare, ad esempio, nel caso di numerosi ritardi di pagamento. Se i ritardi si accumulano, si accumulano anche le more, che possono finire per superare la cifra dovuta come rata di restituzione del mutuo. A quel punto, se la mora supera la rata, non sono più dovuti gli interessi. A maggior tutela del cittadino, quando si stipula un contratto (in questo caso di mutuo) viene fissato un tasso soglia che gli interessi non possono superare. Se superano quella soglia, scatta automaticamente il riconoscimento del tasso usuraio.
Come fare, però, a effettuare la verifica del mutuo in una situazione simile? La verifica è abbastanza semplice, anche perché i dati sono contenuti nel contratto di mutuo. Basta recuperare il contratto e scoprire a quanto ammonta il tasso soglia, per poi confrontarlo con i tassi addebitati nelle ultime mensilità. Bisogna fare molta attenzione alle condizioni del capitolato generale del contratto anche per quanto riguarda le more per i ritardi. Alcune banche, infatti, fissano il tasso soglia molto basso per attrarre potenziali clienti, ma poi impongono more altissime per i ritardi di pagamento. In quel caso, sommando tutto il denaro versato, si supererebbe ampiamente la soglia giungendo a un tasso usuraio, ma dato che una parte del denaro è la mora, non viene considerato cumulabile e il cittadino deve comunque pagare.
Controllo del prestito
Si può effettuare anche una verifica del prestito se si ha il sospetto che il tasso abbia superato quello massimo per diventare usuraio.
Bisogna innanzitutto dire che si possono verificare, sia nel caso dei mutui che in quello dei prestiti, due situazioni opposte. Da un lato ci possono essere tassi che sono in regola al momento della stipula del contratto e smettono di esserlo con il tempo (per il sopraggiungere di determinate circostanze): in questi casi si parla di usura sopravvenuta. Ci possono essere, al contrario, tassi che sembrano legali e che invece sono usurai fin dall’inizio: questi tassi sono detti ad usura preventiva.
Per verificare il prestito basta, anche in questo caso, recuperare i documenti contrattuali. Si può tenere conto di quello che dicono i calcolatori online, software pensati per dare al risparmiatore un prospetto sui tassi del suo mutuo o del suo prestito, ma fino a un certo punto. La miglior scelta rimane quella di affidarsi a consulenti e professionisti come coloro che fanno riferimento al sito Debito.cloud.
Una volta scoperto il tasso usuraio del proprio prestito, si possono fare dei reclami in banca indipendentemente dalla propria situazione (lo possono fare anche i pignorati o i cattivi pagatori). Se la banca si rifiuta di accogliere le istanze del cittadino, quest’ultimo si può rivolgere all’Arbitro bancario e finanziario. Se anche questa mossa dovesse dare responso negativo, si può passare al livello penale interpellando l’Autorità giudiziaria e chiedendo una perizia econometrica.
Debito.cloud a difesa del consumatore
Per la verifica di mutui e prestiti e per tutte le altre operazioni di consulenza sui debiti è meglio rivolgersi a professionisti come quelli affiliati a Debito.cloud. Il sito si occupa di consulenza sui debiti, ma non permette la consulenza diretta online. Piuttosto, la piattaforma si appoggia a stimati professionisti reperibili in tutta Italia, e favorisce il loro incontro con cittadini che hanno bisogno di consulenza.
I professionisti attivi su Debito.cloud acquisiscono tutte le informazioni relative al mutuo o al prestito del cliente, e ne verificano lo status di buono o cattivo pagatore. È possibile ricevere consulenza e intermediazione dalle primissime fasi di rimostranza diretta in banca fino alle fasi di acquisizione documentaria da parte dell’Autorità giudiziaria.
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